Il settore turismo, in un Paese come l’Italia, che, come noto, detiene il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 musei, con circa 2.000 aree e parchi archeologici e con 43 siti Unesco, millenarie tradizioni enogastronomiche e bellezze naturali uniche, è sicuramente un settore strategico per l’intero sistema economico italiano e, conseguentemente, dovrebbe acquisire sempre più un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo nazionale, per dare avvio a un processo virtuoso che coinvolga, con ricadute positive, anche altri settori sinergici quali le infrastrutture, l’artigianato, l’agricoltura e lo sviluppo tecnologico.

Infatti, nonostante, come vedremo, il comparto turistico sia in continua e costante crescita, sia in termini di PIL che in termini occupazionali (con una crescita pari a 3,6 volte quella dell’economia italiana in generale), sono ancora molte le potenzialità inespresse o non sfruttate.

Un esempio indicativo in tale ottica è rappresentato dal ritorno economico degli asset culturali sui siti Unesco, infatti, gli Stati Uniti, con la metà dei siti rispetto all’Italia, riescono ad ottenere un ritorno commerciale pari a sette volte quello italiano (160 milioni di euro contro i nostri 21 milioni). 

Sono identificabili molte possibili opzioni strategiche di rilancio, tra cui il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta turistica delle destinazioni strategiche, la valorizzazione di nuove mete e nuovi prodotti, l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, l’implementazione di eventi culturali sul territorio, che possono generare anch’essi impatti economici positivi e incrementali.

Sicuramente le leve fondamentali su cui puntare sono l’innovazione tecnologica e organizzativa, la capacità di adattamento alle trasformazioni del mercato, la valorizzazione del patrimonio territoriale e culturale, l’adeguamento delle competenze, attraverso la previsione di percorsi scolastici sempre più specialistici e di attività formative continue e mirate.

Per meglio comprendere le performance del settore, è necessario analizzare le dinamiche storiche dell’economia turistica, cercando di rilevare l’andamento dei principali indicatori.

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