Cambiamenti climatici, crisi ambientale, surriscaldamento globale e inquinamento: tutti i giorni ormai si sente parlare di questi fenomeni estremamente preoccupanti che mettono a dura prova il pianeta che abitiamo. Si tratta di una tendenza che interessa il mondo intero e la cui responsabilità ricade prevalentemente sull’uomo. In colpevole ritardo si sta provando quindi a reagire con un diverso approccio e con una differente visione a un processo che appare irreversibile.

La transizione ecologica prova a mettere insieme innovazione tecnologica e sviluppo ecosostenibile, favorendo così quei comparti economici che, accanto ai profitti, pongono al centro la sostenibilità ambientale.

In questo scenario, il settore turistico e quello alberghiero sono sicuramente tra i protagonisti di questo cambiamento.

Ridurre gli sprechi e limitare l’inquinamento sono tra gli obiettivi degli albergatori del presente e del futuro. Offrire al turista un ambiente a misura d’uomo, ma che non perda di vista il suo rispetto e la sua salvaguardia.

Anche il PNRR si muove in questa direzione. Gli interventi finanziati hanno infatti un duplice obiettivo: innalzare la capacità competitiva delle imprese del settore e promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi.

È in questo contesto che si inserisce l’avviso pubblico “Pratiche sostenibili” pubblicato dal Ministero del Turismo per la concessione di contributi a fondo perduto, volti a favorire la transizione ecologica del settore turistico e alberghiero, con particolare riferimento alla sostituzione dei set di cortesia monouso con set realizzati con materiali biodegradabili e compostabili.

A chi spettano i contributi a fondo perduto

Destinatari del provvedimento sono i soggetti titolari di strutture turistiche e alberghiere a carattere imprenditoriale che esercitano le seguenti tipologie di attività ricettive:

  • villaggi turistici
  • ostelli della gioventù
  • rifugi di montagna
  • colonie marine e montane
  • affittacamere per brevi soggiorni
  • case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast
  • residence
  • attività di alloggio connesse ad aziende agricole
  • attività agrituristiche
  • aree di campeggio
  • aree attrezzate per camper e roulotte
  • alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero

Quali sono le spese ammissibili

Ai fini del riconoscimento del contributo, le spese considerate ammissibili sono quelle  sostenute a partire dalla data di pubblicazione del decreto interministeriale del 23 febbraio 2022, fino alla comunicazione di esaurimento delle risorse.

Nella fattispecie, la circolare si riferisce alle spese effettuate per l’acquisto di strumenti e accessori, realizzati con materiali biodegradabili e compostabili (secondo le caratteristiche definite dalla normativa EN13432 del 2002), funzionali all’esercizio dell’attività di impresa, compresi i set di cortesia.

A quanto ammontano i contributi a fondo perduto

Il contributo è riconosciuto per ciascun beneficiario in misura direttamente proporzionale all’importo complessivo della spesa sostenuta, comunque non inferiore a 5.000 euro riconoscendo un contributo pari a 500 euro per ogni 5.000 euro di spesa.

L’avviso pubblico dispone di una dotazione finanziaria complessiva di un milione di euro.

La modalità e il termine di presentazione della domanda

La richiesta di contributo deve essere presentata, a pena di esclusione, alla Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica del Ministero del Turismo esclusivamente tramite PEC all’indirizzo pratichesostenibili@pec.ministeroturismo.gov.it a partire dalle ore 12:00 del 22 giugno 2022, fino a esaurimento della dotazione finanziaria e comunque non oltre le ore 12:00 del 31 ottobre 2022.

Le cause di esclusione

Sono considerate inammissibili le istanze che non abbiano le caratteristiche minime richieste. In particolare, non verranno ammesse le domande:

  • pervenute oltre la scadenza
  • presentate e trasmesse secondo modalità difformi da quanto indicato nell’avviso
  • prive di firma digitale o sottoscritte con firme digitali non accreditate dall’AgID
  • che siano sottoscritte da un soggetto diverso da quello cui si riferiscono i dati nella modulistica e nelle dichiarazioni dell’avviso
  • presentate da soggetti non rientranti tra quelli previsti dall’avviso o presentate con documentazione compilata parzialmente o prive di uno o più dei documenti richiesti